lunedì 30 aprile 2012

Atalarico


Oh giovin goto Atalarico,
tua madre ti sognò latino,
un nuovo Principe antico
che ama l'arte com'il vino,
ch'è gran filosofo e oratore.

Il saggio Orazio ti fu amico:
"carpe diem", oh ragazzino,
che com'a Cartago ogni fico,
nella stagion del biancospino
verdeggi di fugace splendore.

Io ti capisco e sincero ti dico
che la tua vita di sol mattino
e non dell'avo tuo Teodorico
il glorioso regnar semidivino
è dell'umano la vita migliore.

(D.D.)



domenica 29 aprile 2012

Tutto in una notte


Tutto accade in una notte,
io vivo il piacer della vita
e nell'animo ho aspre lotte
mentre ti tengo tra le dita.

Il tuo fascino è disarmante,
ch'in un lampo m'ha rapito,
e delle tue labbra d'amante
l'ardente desio par infinito.

E presto la tua dolce quiete
infrange la mia mano lesta,
Eros ci dona reciproca sete,
ti rende impeto e tempesta.

Con decisione e delicatezza
mi elevi all'esser degli Dei,
si fa sentimento la bellezza
e poi domina i pensieri miei.

Allor malinconico mi chiedo
se dal mattino sian già rotte
quest'emozioni in cui credo,
tutte figlie di una sola notte.

(D.D.)



sabato 28 aprile 2012

L'attesa di Antinoo


Trema il cuore nell'attesa,
sarà amore o mesta resa?
Da gran dolore l'anima presa
o dal fervore dell'impresa?
Bruciore d'una speranza accesa.

Sognan piano li occhi fissi,
van lontano e cieli e abissi
si dan la mano, v'è l'eclissi
dell'umano in quel che non dissi,
per l'arcano Fato che vissi.

Io già t'amo e adesso spero
tu il mio richiamo oda sincero:
oh coloriamo di luce il nero
svelando chi siamo per davvero,
che possiamo far nostro un Impero!

Il bimbo ch'ero or non muore,
ricordo fiero quel bagliore
del mero sguardo tuo e il sapore
di mistero del tuo cuore,
ch'al mio pensiero rapiva l'ore.

Era il tepore del sol mattino,
ma io fiore allor fiorellino
or cerco l'amore nel Destino
che con stupore t'ha rifatto vicino,
oh Imperatore, il tuo Antinoo.

(D.D.)


martedì 24 aprile 2012

Il sognare dei principi


Dentro il boa l'elefante,
oh piccolo principe che sei
l'emblema del bimbo sognante,
vedi con gli occhi degli Dei.

Dentro le mura l'amante,
oh giovane principe che hai
nel cuore un fato terrificante,
per morir sognando nasconderai.

L'alba della realtà del domani
è il sogno,
oh principi, oh esseri umani!

Di quel divino
non avete affatto bisogno,
che spegne gli sguardi nel destino,

fa vincere il forte sul bello
e vuol che non si veda che un cappello.

(D.D.)


venerdì 20 aprile 2012

St'istoria fue d'amar spirti e fantasimi


St'istoria fue d'amar spirti e fantasimi,
triste e segreta, ma insiste il poeta
nel cantar tra i rimpianti e li spasimi
d'irrequieto sogno, irraggiunta meta.
Qualcun l'ascolti, che nessun lo biasimi:
nel suonar lagrime e pianti v'allieta!
Vittoria fue l'amar spirti e fantasimi
e gloria fue l'amar vano del poeta.

(D.D)


mercoledì 18 aprile 2012

Friedrich


Il tuo nome mi ricorda il pittore
dell'uomo immerso nell'infinito,
perso in solitudine e nel dolore
dei vasti spazi in cui è assopito.

La tua persona che d'improvviso
mi è apparsa, tra le tante spente,
come luce che ti dona il sorriso:
forse allora il tuo nome mente!

Ma osservo meglio quei paesaggi
e di Dresda sconfinate le radure,
neve sui cimiteri, i vaghi viaggi
dei vari esploratori di avventure.

M'accorgo che c'è sempre l'uomo
e che quel piccolo punto umano
non è solo un vinto ormai domo,
che si duole d'esser vivo invano.

Nascosto in un angolo della tela,
l'uomo è un qualcosa di speciale 
che a vista attenta ben si rivela
lume di bene nel buio del male.

Tu sei come l'uomo del quadro,
ma tra distese infinite di persone
più vuote ancor di quel leggiadro
paesaggio dalla vasta estensione.

Tu sei quel lume che da speranza
e la buona sorte non contraddico
d'averti trovato. L'affetto avanza: 
il tuo nome fa ora rima con amico!

(D.D.)