Fa freddo,
forse dentro,
un buio freddo,
mi concentro.
Vedo le mie mani,
allungate avanti
ad afferrare i canti
dei sogni vani.
Primavera di notte,
tremo di paura
e temo aspre lotte.
Con caduche armi
e inutili mura
corro a cancellarmi.
Pioggia di maggio,
vivo del miraggio.
(D.D.)
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