martedì 23 ottobre 2012

E li vedo passare

Li ho visti
i moralisti tristi,
a lenir l'invidia baciando l'altare.
E li vedo passare.

E le menti ottuse
di tecnici laureati
che agli occhi miei indignati
son perplessità diffuse.

Li ho notati,
forse banchieri, oppure avvocati.
E come fiumi verso il mare
li vedo passare.

Tiranni incravattati,
vecchie scimmie ben illuse
e senza Muse,
porci dai ventri ingrassati.

Arricchiti ma ignoranti,
che pagan per amare,
tra bianche polveri e diamanti.
E li vedo passare.

Gli eroi troppo belli,
oh non biasimo quelli,
unico aspetto quasi sano
del viver quotidiano!

Vincesse la bellezza,
vivrebbe la poesia,
che sempre l'accarezza
mentre tutto fugge via.

La classe dirigente,
mito elegante nel passato,
è il vomito d'un presente
che troppo s'è ubriacato.

Oh intellettuale,
non lasciarti andare!
Anche se chiuso nel tuo capezzale
li vedi passare.

(D.D.)



1 commento:

  1. Mi piace! Si dice così, "mi piace", o no? Io sono nato nella città di Gorizia e un'altro autore che ha molto da dire sul tema della persuasione è il mio concittadino Carlo Michelstaedter.

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