martedì 2 ottobre 2012

Stelle alpine


Il Piccolo Principe vagava ancora
oltre i miti bagliori
del tramonto e dell'aurora,
nei pianeti e dentro i cuori.

E notò l'amico dei pallidi fiori
'sì forti di timidezza 
da non temer l'altezza,
il gelo e il fuggir dei colori.

Immacolate stelle alpine,
dal dolce sguardo ch'accarezza
delle notti le luci divine.

Parla loro la voce sognante
di quel ragazzo che là sulle cime
nel riso e nel pianto si muta in amante.

L'immagina allora il cresciuto bambino,
di fiori e di cuori un unico destino.

Due umani che nati lontani
alle rose e alle stelle fan stringer le mani.

(D.D.)




1 commento:

  1. Che bella... ma le cime sono per caso quelle delle Dolomiti? Io ci sento l'eco delle leggende di lassù: il principe dei Monti Pallidi, innamorato della principessa della luna, grazie ai Salvani dei boschi la rese felice, intessendo il regno delle montagne con i fili d'argento della luna. Così spuntarono anche le stelle alpine, che davvero di notte sembra assorbano la luce delle stelle del cielo: e le rose del roseto incantato di Re Laurino dipingono le rocce, al tramonto, quando c'è l'enrosadira. Così il principe e la principessa hanno avvicinato i loro regni, delle rose e delle stelle, e sono felici insieme, al confine tra la terra e il firmamento, nel tempo senza tempo delle fiabe:

    "...'Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalerò un segreto'. Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose... 'Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi... E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante'..." (A. de Saint-Exupéry).

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