giovedì 1 marzo 2012

Meri Luis


Una canzone, o meglio una poesia, sicuramente la mia preferita di quelle scritte da Lucio, con la quale voglio ricordare questo grande artista che ha saputo raccontare la vita e far riflettere sui suoi aspetti più seri e profondi, compresa la morte stessa, mantenendo sempre e comunque il sorriso.

Meri Luis è una figura semplice, una ragazza "dalle grandi tette" che aspetta alla fermata dell'autobus, "tutte le sere alle sette e un quarto", una delle tante figure eroiche del quotidiano, affacciata sulla vita e impegnata ad affrontarla giorno dopo giorno, "guardando in alto", pur senza comprendere il senso di tante fatiche in questo tutto che scorre e che è impossibile fermare.

La fortuna della bellezza che si scontra con il caos del mondo, con estrema naturalezza, in un contesto cittadino, quindi più che mai umano. Sullo sfondo c'è la vita, che ognuno cerca di fermare, di rallentare e che invece corre via, libera e senza freni. 

A tratti sembra che si debba accettare una noiosa routine e al contempo l'idea che questa stessa monotonia possa da un momento all'altro essere drammaticamente sconvolta, spezzata dal continuo ridisegnarsi di nuovi precari equilibri. L'insicurezza suscita le razioni più diverse nelle persone quotidianamente alla ricerca di un appiglio emotivo, di una via per la felicità, di un modo per salvarsi, per rimanere in qualche maniera eterni. Sembra, nella più totale confusione, che tutto stia degenerando nell'assurdo e si annebbia il lontano miraggio dello scopo finale della dimensione umana, dell'accadere dei nostri giorni. 

Ma pian piano emerge un'unica certezza, la vita, di per sé, è bella, tanto bella che merita di essere cantata e da far gioire chi la canta, oltre che chi la vive. Certo, Meri Luis è una ragazza fortunata, la buona sorte le ha concesso di ringraziarlo e benedirlo questo Cielo che ha tessuto il suo Destino, un Destino precario ed evanescente, ma che in quest'istante le fa conoscere l'amore, la più profonda delle umane ebbrezze, la più eterna delle emozioni. 

La vita dovrebbe essere bella per tutti, ma non lo potrà mai essere. Ma allora la vita, in sé, è davvero bella? Forse la risposta a questa domanda sta nel concetto stesso di vita, forse la vita non è vita se non è bella. Non lo so. Sono solamente convinto che il bello coincida con l'amore, anche se non saprei nemmeno dare una definizione precisa di amore. Vedo tuttavia chiaramente gli occhi di Meri Luis, che si lascia andare alla vita ed è felice. I suoi occhi sono l'amore. Vorrei vederne sempre di più di sguardi come il suo, qualsiasi sia la fermata dell'autobus in cui accidentalmente mi trovi... (D.D.)


Nessun commento:

Posta un commento