domenica 3 marzo 2013

Aristofane faceva più ridere


Riflettendo dopo il voto (di castità politica) del mio caro popolo italiano... Per iniziare: dopo il gol mangiato al San Paolo, quello che ha impedito di chiudere la partita, è probabile che Vucinic sarà il nuovo segretario del PD. Non gli resta che abbracciare la Camusso, secondo la prassi, nel nome della strenua difesa dei pensionati, anche a costo di rispolverare falce e martello. 

Nel frattempo il Movimento Sexy ha fatto davvero BOMBA (una mano a la cabeza, una mano a la cintura, la ricorderete senz'altro) e si profila nuovamente come tormentone estivo, dopo i successoni di Waffa Waffa, Danza Fanculo e il Grillino Pio (l'unico al di fuori dalla Casta ndr).

Siamo il Paese del Pop, è innegabile. Così come il fatto che i sondaggisti siano utili almeno quanto i tacchini sui tetti. Di giaguari non se ne può più, ho meno voglia io di smacchiarne ancora uno che Ingroia di fare politica, pensate un po'... ma chi gliel'ha fatto fare a quel sant'uomo? Ma nessuno gli ha ricordato che quelli di Diliberto volevano portare a Roma la mummia di Lenin come degno erede di Settimio Severo?! 

Che noia. Ora siamo pure ingovernabili e rischiamo seriamente nuovi compromessi con la Banda Bassotti. Giganti sulle spalle dei nani, questi Italiani. D'altronde Fassino l'aveva previsto che il mondo sarebbe finito il 21-12-2012, mentre leggeva la mano a Bertinotti in via Brera. Ah, ecco dov'era finito l'ultimo cosacco che ho votato quand'ero giovane e illuso. Non avevo ancora visto il Macbeth, né ascoltato la proposta di D'Alema sulla bicamerale.

In più l'altro ieri guardavo V per Vendetta e, sia pur sforzandomi, non riuscivo proprio a immaginare il volto di Casaleggio sotto quella maschera. Che dire? In Lombardia mi aspetto pure i Mangiamorte, dopo il trionfo dei Serpeverde al Torneo Tre Maghi, nonostante il voto disgiunto di Severus Piton. Voldemort non è ancora stato sconfitto, siamo solo al quinto libro, ne servono sette. Povero Harry Potter, quante fatiche! 

Fiducia sì, fiducia no. Il copione è sempre lo stesso, ma nessun attore sembra per ora disposto a impersonare Mastella. E il cast ha peraltro tutta la mia comprensione. Nel frattempo ad Arcore impazzano festini erotici ambientati nel clima delle feste di laurea di Giannino e Crosetto, anche se non manca un pizzico di attenzione all'evento più eccitante del mese di marzo: il Conclave. Sembra che la Gelmini interpreti alla perfezione Celestino V, ma senza alcun Gran Rifiuto. 

Proprio lei, la Stella Cadente del 2000, passata a Wikipedia come la sfiduciata dal consiglio comunale di Desenzano per manifesta incapacità gestionale (forse all'epoca pensava di essere il sindaco di Gardaland ndr), sarà vicepresidente della Lombardia negli anni dell'Expo. Sempre che i vari Mazzini, Cattaneo and co. non decidano, tornando alla radice dell'errore, di riconsiderare le qualità di uno come Radetzky...

In attesa di un nuovo Aristofane, ci salvi Justin Bieber!

(M.T.)

Nessun commento:

Posta un commento