Se ripenso ad Anna
nella fantasia del viaggio,
la notte, quasi saggio
avverto l'antica fiamma.
La mente poi si danna
mentre assaggio
quel miraggio,
dolceamaro umano dramma.
E il naufragar m'è dolce
in ciò ch'inganna
a sperar salvataggio,
dolce anche l'oltraggio
al promesso sacro altare,
se ripenso ad Anna.
Capei d'oro, gote chiare,
salati occhi e di miele il mare.
(D.D.)
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