giovedì 8 novembre 2012

La finestra più alta



Anche se a volte abitare all’ultimo piano dell’antica torre può suscitare una certa malinconica inquietudine, quando ci si affaccia alla finestra più alta e si ammirano le meraviglie dell’orizzonte oltre le mura della città ci si sente immensamente liberi.

La prospettiva sull’infinita pianura ricorda un dipinto di Caspar David Friedrich, con una Natura assoluta protagonista della totalità delle cose, padrona di ogni dettaglio. Uno sguardo attento e appassionato consente tuttavia di scovare anche l’Umano, fosse anche solo un minuscolo puntino, un leggero tocco del pennello sulla tela. 

A quel punto vorremmo poter gridare a quel frammento di vita, sporgendoci dal davanzale senza alcuna vertigine, che forse ha motivo per non sentirsi solo, nel suo coraggioso viaggio di esplorazione dell’ignoto.

L’arte, o meglio la creatività umana nella sua pienezza, è proprio quel piccolo grande uomo. E, nonostante tutte le difficoltà di questa sorta di età tardomoderna in cui viviamo il nostro presente, siamo sicuri che questa figura apparentemente sperduta non sia abbandonata a sé stessa.

(M.T.)


Parole libere, per presentare un'iniziativa coraggiosa e che merita la più sincera stima... Il blogzine http://www.extramoeniart.it che, come la cicala di Rodari, regala un canto d'arte, nella convinzione che la creatività sia uno dei valori più veri dell'uomo e nel segno di un'innovazione inseguita innovando... 






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