(A me stesso, quando avevo diciott'anni)
Ti vedo sul punto di spiccare il volo,
quasi tremante, quasi solo
un giovane amante
di quell'America troppo distante.
Ti sogno, è un sogno istintivo,
come quello di una rondine
che canta l'ordine
di partire o morire. Ti vivo.
Chissà se lo sai che ora ti penso
e piano scrivo,
oh anima ignara, oh brivido immenso!
Chissà se ti bacerò col vento
dal soffio denso
d'un affetto che già sento.
Allo specchio regala un sorriso
e vola felice sul viso!
(D.D.)
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