giovedì 15 marzo 2012

Idi di marzo

Devoto a Venere,

con Marte nei geni

e sangue di Tevere,

tra ideali ameni

e Repubblica in cenere

veni.


Lamenti di ferite genti

e per terre, mari e lidi

l'arroganza dei potenti,

la guerra e i genocidi,

noi uomini perdenti

vidi.


Ma per l'Impero

l'aquile mie distruttrici

ho liberato fiero

contro tutti i nemici

del mio sogno, un sogno vero,

vici.


Di tal folle desìo 

or piangi e ridi

anche tu, oh figlio mio,

che m'uccidi

e mi fai Dio,

di marzo son le idi.


(D.D.)




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