Nel sogno t'incontrai,
ch'il mio sonno ingenuo
il desìo tessea 'sì strenuo.
Ma qual realtà sarà mai?
Cento lettere t'ho scritto
e parlavo alla tua essenza
con dolci gesti, pur senza
mirar te ne li occhi dritto.
Tre secondi e due parole,
un nome e mezz'emozione,
poi mille speranze l'istinto vuole.
L'imprevedibil è sovrano
d'ogni vita, pensiero, Nazione,
nel gran mistero in cui amiamo.
Al nulla del tutto accenno il sorriso
or ch'in sogno ho scorto il Paradiso.
(D.D.)
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